Legno: conosciamone le qualità e le caratteristiche

Legno: conosciamone le qualità e le caratteristiche

da | Gen 3, 2021 | SERRAMENTI IN LEGNO, PVC, LEGNO-ALLUMINIO

Conoscere le caratteristiche del legno è molto importante perché questo permetterà di scegliere il tipo più giusto per le varie esigenze (edilizia, costruzione mobili, realizzazione strumenti musicali). Ma in base a cosa si definisce il legno?

 

La durezza del legno

Una delle caratteristiche del legno è la sua durezza, cioè la sua attitudine ad opporsi alla penetrazione di altri corpi. Essa dipende dal rapporto tra gli elementi conduttori (legati alle caratteristiche anatomiche della specie, riguardano soprattutto i vasi della resina) e quelli meccanici. Per appurare la durezza del legno viene utilizzato il test di Janka, che misura la forza necessaria affinché una sfera di diametro di 11,28 mm penetri almeno per metà del volume nel legno analizzato; più è alto l’indice di Janka, maggiore è la durezza del legno. Il legno può essere duro, morbido e semi-duro.

LEGNI DURI – In questo tipo di legno prevalgono gli elementi meccanici e presentano condotti lunghi e continui lungo il tronco. Derivano dalla famiglia delle latifoglie e comprendono quercia, frassino, platano, tek, acacia, olivo, mogano ed ebano (questi ultimi due sono tra i più pregiati). Nonostante il maggior impegno nella lavorazione, i legni duri per la loro bellezza e resistenza vengono preferiti dagli ebanisti nella realizzazione di mobili, statue, quadri e altri elementi d’arredo.

LEGNI MORBIDI – Detti anche legni teneri, sono caratterizzati da una bassa densità superficiale e dalla ritenzione dell’umidità. Sono legni morbidi le conifere (abete bianco, abete rosso, larice, pino silvestre), il pioppo e la betulla. Generalmente questo tipo di legno viene utilizzato per realizzare le parti non visibili dei mobili di qualità.

LEGNI SEMI-DURI – Sono quei legni che pur possedendo una fibra flessibile, sono resistenti e compatti. Rientrano in questo tipo il castagno, il ciliegio, il faggio, il noce e l’olmo.

La durezza del legno, però, può essere modificata con l’utilizzo di trattamenti impregnanti.

 

La resistenza

Altra caratteristica del legno è la sua resistenza. Questa viene valutata in riferimento alla compressione (reazione che il legno oppone a forze che tendono ad opprimerlo, è massima nella direzione delle fibre), alla trazione, alla flessione o curvatura (capacità del legno a riprendere la sua forma originaria al termine dell’applicazione di una forza che tende a fletterlo) e al taglio: secondo l’uso che si deve fare del legno è più importante l’una delle altre. A determinare la resistenza del legno è anche il modo di tagliarlo (se il taglio avviene lungo la venatura invece che perpendicolarmente a essa il legno ha una maggiore resistenza) e la sua stagionatura.

 

La stagionatura

Quando viene tagliato il peso del legno è costituito da un terzo a oltre la metà di acqua, che si perde nel corso della stagionatura o essiccazione. La stagionatura può avvenire all’aria (parecchi mesi) o in forno (pochi giorni), ma in entrambi i casi bisogna prestare particolare attenzione ad impedire che le assi si curvino. Una volta stagionato il legno diventa più leggero, potendo così essere trasportato con più facilità, e ha una maggiore resistenza al deterioramento.

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